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Aziende, cooperative, enti e anche un museo: tutti insieme per promuovere la biodiversità e le aromatiche delle Madonie


PALERMO. Si conclude, dopo tre anni di attività, il progetto “Aromatiche Madonie finanziato dal GAL ISC Madonie con la Sottomisura 19.2/16.4 del Piano di Azione Locale “Comunità Rurali Resilienti”e dei fondi FEASR e PSR Sicilia 2014-2020: ha preso il via nell’aprile del 2022, realizzando una strategia di comunicazione ad hoc per sensibilizzare l’opinione pubblica, la comunità, i consumatori ed il comparto produttivo sull’utilizzo delle aromatiche in gastronomia, erboristeria, pasticceria, enologia.

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Il polo Aromatiche Madonie, formato da imprese agricole,  cooperative, enti del terzo settore, trasformatori e rivenditori, istituzioni culturali e scientifiche, durante il progetto si è posto gli obiettivi di sviluppare nei consumatori e negli operatori economici il senso di fiducia e di appartenenza al territorio ed alla filiera produttiva, promuovendone l’identità e consolidando le relazioni tra gli operatori di filiera, favorendo lo sviluppo economico di aree rurali marginali per creare nuove opportunità di lavoro per gli operatori locali.

Per evidenziare la creazione di una immagine coordinata, una campagna di comunicazione e strategie di promozione di ampio respiroche hanno abbracciato tutte le tappe del progetto, nelle giornate del 12 e 13 aprile si sono tenuti un tour educational, una mostra ed un convegno scientifico conclusivi.

Presso la sede di Resuttano (CL) dell’azienda capofila del progetto, la Gangi Dante, il tour educational ha permesso di conoscere, in un emozionante tripudio di gradevoli odori, colori e sapori, le attività di lavorazione delle aromatiche dell’azienda, che in uno spazio di circa 25 ettari (ha) in regime biologico certificato dal 1999, produce origano, alloro, timo, finocchietto selvatico, rosmarino, peperoncino, maggiorana, salvia, condimenti olio aromatizzati e perfino lavanda, che vengono lavorati, venduti all’ingrosso ed esportati da diversi anni.

“Ricordo la prima fiera negli U.S.A. nel 2004 – ha affermato Angela Gangi, responsabile commerciale dell’azienda – alla presenza di molti italo-americani che riscoprivano questi odori e sapori di un tempo, che rimandavano alle loro origini e alla genuinità della nostra terra. La rigorosa selezione qualitativa dell’origano è stata da sempre il nostro fiore all’occhiello, e dopo alcuni anni di sperimentazione in collaborazione anche con l’Università di Catania, è nata la nostra produzione che poi si è ampliata nell’esportazione oltreoceano, che oggi include le altre aromatiche e che si concentra anche nel Nord Europa, in Australia ed in Giappone. ”.

Le fa eco Mauro Gangi, export manager dell’azienda: “Per ognuno dei Paesi in cui esportiamo, soddisfiamo target diversi, che vanno dall’HO.RE.CA, all’industria e alla clientela di nicchia che punta molto sulla qualità, provando a mettere sempre al centro i valori che contraddistinguono da anni la nostra produzione, che vanta un’esperienza consolidata nella selezione delle piante officinali e che si avvale delle più moderne tecniche di produzione ecosostenibile, difendendo i principi della tutela della fertilità del suolo e della stagionalità del prodotto”.

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Da ricordare che il progetto ha realizzato, nel corso dei tre anni di attività, diversi itinerari esperienziali naturalistici all’interno delle aree del Parco delle Madonie con accompagnamento di guide ambientali e degustazioni guidate a cura della cooperativa Petraviva Madonie, partner del progetto, nata nel 2010 “con l’obiettivo di far conoscere e tutelare il patrimonio naturale e conservare la biodiversità, che col tempo ha dato vita a un vivaio dei frutti antichi per il recupero e la valorizzazione di diverse varietà autoctone”, spiega il presidente Vittorio Li Puma.

Il tour educational è proseguito con la visita, a Caccamo, di un’altra realtà partner, l’Azienda Agricola Aromi di Mascarella, nata nel 2019 con una produzione di ben dieci varietà di piante officinali scelte in base al clima e alla composizione del terreno e che, per rispettare la natura nei suoi cicli, ha bandito l’uso di pesticidi e concimi chimici.

In collaborazione con l’Associazione Vivere è Pensare, è stato poi possibile scoprire il cuore antico di Caccamo attraverso Storie e Pietre, una passeggiata culturale tra i vicoli segreti dei quartieri arabi e medievali. Il percorso ha previsto anche l’affascinante visita alla Chiesa delle Anime Sante del Purgatorio e alla sua Cripta, scrigno di memoria e spiritualità.

Il progetto ha garantito la partecipazione a eventi, sagre, manifestazioni, mercatini locali con l’esposizione dei prodotti e l’opportunità di conoscerli e degustarli anche attraverso uno stand promozionale finalizzato ad acquisire informazioni e conoscenze sulle aromatiche madonite, luoghi di approvvigionamento, circuiti di degustazione, aspetti salutistici e naturalistici.

“Aromatiche Madonie rappresenta una azione concreta e strategica per far arrivare a casa di tutti, famiglie, scuole, istituzioni, pizzerie, ristoranti, esercizi commerciali, lo stile alimentare della Dieta Mediterranea che affonda le sue radici sulla sapienza antica dell’utilizzo delle aromatiche per impreziosire naturalmente le ricette con sapori e profumi rispettosi della salute dell’uomo e dell’ambiente”, ha affermato la presidente IDIMED Francesca Cerami.

IDIMED, L’Istituto per la Promozione e la Valorizzazione della Dieta Mediterranea, è nato nel 2011 con l’obiettivo di valorizzare e promuovere la Dieta Mediterranea, e la sua mission è creare una sinergia tra i diversi aspetti legati alla salute, all’identità territoriale e culturale ed allo sviluppo sostenibile, proponendo un modello di integrazione tra enti pubblici, privati e comparti produttivi e commerciali.

All’interno di Aromatiche Madonie, Idimed ha curato laboratori sensoriali educazionali all’interno delle scuole di ogni ordine e grado delle Madonie, legati proprio ai temi dell’educazione al cibo sano e alla Dieta Mediterranea.

La giornata conclusiva del 13 aprile presso il museo naturalistico F. Minà Palumbo di Castelbuono, partner del progetto, ha previsto la presentazione da parte del presidente del museo, Michele Spallino, dell’installazione Te(c)la, vincitrice della prima edizione del concorso di progettazione architettonica Cassidaria minae, ed il convegno scientifico “Le aromatiche per la biodiversità, l’alimentazione, la salute e lo sviluppo del territorio”, che ha coinvolto esperti e operatori del settore (Università, gastronomia, aree naturalistiche, imprese), nonché l’allestimento della mostra Aromatiche Madonie ad opera del curatore del Museo Franco Toscano, attraverso l’esposizione delle specie più rappresentative e una rappresentazione degli ecosistemi.

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Più nello specifico, nutrito il partenariato di supporto che partecipato attivamente al convegno con esibizioni e contributi tematici: Parco delle Madonie, FEI – Federazione Erboristi Italiani, Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali di Palermo, Comune di Castelbuono, Associazione Naturalistica di Castelbuono, Unipa, Abies APSSD, Associazione Ekopoli APS Disturbo dello spettro autistico, Associazione Cuochi e Pasticceri di Palermo, UIF Sicilia, progetto “Più che Fico”.

“Da parte del GAL ci sarà sempre il sostegno per questi imprenditori e professionisti che si mettono insieme per promuovere il territorio delle Madonie e i suoi straordinari prodotti, unici al mondo – ha affermato Mario Cicero, presidente del GAL ICS Madonie e sindaco di Castelbuono. – In questi tre anni si è promossa, su vari livelli, con delle operazioni di marketing dedicate, la biodiversità unica che abbiamo sulle Madonie. Il passaggio successivo sarebbe quello di una collaborazione importante con le istituzioni come l’assessorato all’Agricoltura e al Turismo della Regione Siciliana per supportare i nostri prodotti e lanciarli nel mercato internazionale. Un progetto virtuoso che ha visto un partenariato appassionato, entusiasta e operoso, che ha a cuore il territorio madonita”.

Dario Costanzo, responsabile GAL ICS Madonie, nel confermare la costante apertura ed il sostegno del GAL Madonie alle iniziative ed ai progetti virtuosi per la valorizzazione delle reti territoriali, si è poi soffermato sulla correlazione tra servizi ecosistemici e biodiversità, che risulta proprio essere uno dei servizi ecosistemici più rilevanti, ovvero i benefici multipli forniti dagli ecosistemi al genere umano.

Le dettagliate relazioni scientifiche di Rosario Schicchi, direttore dell’Orto Botanico dell’Università degli Studi di Palermo (La biodiversità vegetale tra conoscenza, conservazione e sviluppo del territorio) e di Angelo Muzio, presidente FEI – Federazione Erboristi Italiani – (Piante officinali per la salute – Network e strategie di sviluppo economico del territorio) hanno sapientemente approfondito ed integrato molteplici aspetti correlati alle aromatiche, così come gli interventi programmati di Arturo Genduso, Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali di Palermo e di Dante Gangi, Azienda Agricola Gangi Dante, capofila del progetto. Ad integrazione del partecipato evento, gli interventi di Daniela Di Garbo (agriturismo Bergi), Epifanio Gullo (Frantoi Gullo), Ezio Castrenze Fiorenza – Unione Italiana Fotoamatori Sicilia (UIF), Giuseppe Giaimo (Slow Food Madonie), Angela Sciortino (Fondazione ITS Academy JobsFactory Madonie), Paolo Schillaci (Maestri caramellai Terranova), Federica Risso (sales manager RK Growers), con degustazione di creative rielaborazioni culinarie a tema aromatiche da parte di Nicola Fiasconaro (F.lli Fiasconaro), per chiudere in bellezza una giornata ed un progetto all’insegna della valorizzazione del territorio madonita attraverso attività di informazione e di sensibilizzazione per rilanciare il valore economico, culturale, salutistico, agronomico ed ambientale della filiera delle aromatiche.



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