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la strategia globale di Veronafiere


Dagli Stati Uniti al Brasile, fino alla Cina. Dopo la visita istituzionale a New York e Washington conclusa il primo maggio per presentare la seconda edizione di Vinitaly.USA, Veronafiere rafforza la propria proiezione globale con altri tre appuntamenti all’estero. Il programma prevede la missione commerciale di Marmomac in corso fino a domani a Houston, in Texas. Dagli Stati Uniti, poi, rotta sul paese Verdeoro con la manifestazione Wine South America, al via oggi nella città di Bento Gonçalves. Si chiude infine con Wine to Asia a Shenzhen, nella Greater bay area cinese, al via venerdì 9 maggio. Tre tappe strategiche che confermano il ruolo centrale dei brand di Veronafiere nella promozione del made in Italy nei mercati chiave per l’export. In campo ci sono la pietra naturale e il vino, due settori le cui esportazioni totali negli Stati Uniti, in Brasile e in Cina superano i 2.7 miliardi di euro.

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“Questi tre appuntamenti – commenta Adolfo Rebughini, direttore generale di Veronafiere – confermano il ruolo di Veronafiere come piattaforma internazionale al servizio del sistema-Paese, in grado di connettere imprese, territori e mercati strategici. Anche in un contesto globale ancora caratterizzato da sfide articolate, proseguiamo nel consolidamento dei nostri brand fieristici e nella promozione integrata del made in Italy. Siamo al servizio della crescita delle imprese sui mercati domestici e internazionali, osservando attentamente le dinamiche di mercato e mettendo a loro disposizione la nostra piattaforma per facilitare l’accesso a nuove opportunità di business”.

A Houston la pietra naturale si racconta con Marmomac
La maratona di eventi all’estero di Veronafiere in calendario questa settimana è iniziata negli Stati Uniti: dal 5 al 7 maggio, infatti, Marmomac, la fiera leader al mondo per la pietra naturale e le tecnologie di lavorazione accompagna a Houston, in Texas, una delegazione di 10 aziende del settore tecno-lapideo. L’iniziativa “We speak stone” ha l’obiettivo di creare connessioni con architetti, designer e contractor texani per valorizzare l’impiego del marmo nei grandi progetti di edilizia di lusso e nel design. La squadra di top-player della pietra naturale guidata da Marmomac è formata da: Basaltite Guidotti Battaglini, Cancian Pavimenti, Grassi Pietre, RED Graniti, Marcolini Marmi, Moca Stone (Portogallo), Fauske Marble by Moser (Danimarca), Porfido Trentino – cave famiglia Pisetta, Domos Marmobon ed Elite Stone. Gli incontri b2b sono organizzati direttamente nelle aziende e negli studi di professionisti come Intexture Architects, Gensler, Gala Design Studio, Jacobs, BeDesign, Perkins&will e Goree, e con formula speed dating nelle sedi di AIA (associazione americana degli architetti) di Houston e dell’Houston Design Center. La scelta della città conferma la rilevanza strategica degli Stati Uniti per il prodotto marmo, in particolare per quello made in Italy. L’Italia, infatti, è il principale esportatore negli Stati Uniti (702 milioni di euro nel 2024), con un incremento del +29% nell’ultimo decennio. Tra gli stati americani, il Texas è il principale importatore di tecnologie e macchinari italiani per la lavorazione delle pietre e al 4° posto (con una quota del 10%) per l’import di marmi e pietre lavorate.

In Brasile l’Italia del vino triplica la presenza a Wine South America
Dal 6 all’8 maggio, il vino è protagonista in Brasile con la quinta edizione di Wine South America-Fiera Internazionale del Vino, a Bento Gonçalves. L’evento, realizzato da Milanez & Milaneze, società del gruppo Veronafiere, vede la presenza di 430 aziende vitivinicole, cresciute del 20% rispetto al 2023. Tra queste, triplica la partecipazione delle italiane che raggiungono quota 60, grazie anche al supporto di Agenzia ICE; debuttano inoltre le collettive ufficiali delle regioni Veneto e Friuli-Venezia Giulia. Organizzata nella principale regione produttrice di vini e spumanti del Brasile, Wine South America conta oltre 7mila operatori professionali e buyer registrati, 2mila incontri b2b già in agenda e un fitto calendario di masterclass, degustazioni e workshop, completato da visite alle cantine della Serra Gaúcha alla scoperta delle rinomate denominazioni di origine Vale dos Vinhedos e Pinto Bandeira. Secondo l’Osservatorio del Vino UIV-Vinitaly, il Mercosur è un mercato ancora piccolo ma promettente per l’Italia: il valore generato dall’area di libero scambio del Sudamerica per il Belpaese è pari a 49 milioni di euro con una progressione delle spedizioni che ha visto una crescita media annua dal 2019 a ritmi del 5%. Il mercato più importante è ovviamente il Brasile, con 43 milioni di euro fatturati nel 2024 e una quota di oltre l’84% sul totale dell’area. Seguono Venezuela e Uruguay (5%), Paraguay (4%), per chiudere con l’Argentina, poco sopra l’1%.

Wine to Asia: a Shenzhen l’hub di riferimento per vino e liquori
Dal 9 all’11 maggio torna Wine to Asia a Shenzhen, in Cina, organizzata da Veronafiere Asia Ltd. La terza edizione dell’evento registra 500 espositori da oltre 30 Paesi, consolidandosi come piattaforma di riferimento per il settore wine & spirits nel continente asiatico. Più di una semplice fiera commerciale, Wine to Asia 2025 si espande nella direzione di una piattaforma esperienziale, unendo i punti di contatto B2B e B2C con educazione professionale, approfondimenti culturali e lifestyle. In agenda, quindi, masterclass, degustazioni, forum di settore, ma anche il programma della Wine Week a Shenzhen, Guangzhou, Hong Kong, Xiamen e Zhuhai. Wine to Asia rappresenta la più grande vetrina di vini italiani nel sud della Cina, grazie alla partecipazione di oltre 50 cantine tricolori, con il supporto di Agenzia ICE. Presenti collettive anche da Spagna, Serbia, Slovenia, Nuova Zelanda e Australia. Debutto per Bettane+Desseauve, l’autorevole istituzione francese di media e critica vinicola, così come per l’Istituto del vino della California e per l’Associazione dei giovani viticoltori cinesi negli USA. Nella rassegna spazio anche all’olio extravergine di oliva, presentato da SOL2Expo, la manifestazione di Veronafiere dedicata agli oli vegetali. A livello di export, la Cina rappresenta un mercato che per l’export italiano vale 90 milioni di euro (dati 2024, Osservatorio del Vino UIV-Vinitaly). La gran parte del prodotto esportato sono vini fermi confezionati (82% di share a valore), seguiti dagli sparkling (12%).

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