Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

FOTO | VIDEO | Cifa e Confsal firmano il Ccnl intersettoriale: “Al centro la persona e la crescita aziendale”


Obiettivo ‘dar vita a un sistema equo e inclusivo in cui sviluppo delle imprese e qualità della vita dei lavoratori procedano di pari passo, rafforzandosi a vicenda’

Pubblicato:06-05-2025 14:31

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

Ultimo aggiornamento:06-05-2025 14:32


ROMA – Cifa Italia e Confsal, rispettivamente rappresentate dal presidente Andrea Cafà e del segretario generale Angelo Raffaele Margiotta, hanno formalizzato la firma del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro Intersettoriale (Terziario, Commercio, Distribuzione, Servizi, Turismo e Pubblici Esercizi) con l’obiettivo, si legge in un comunicato, ‘di dar vita a un sistema equo e inclusivo in cui sviluppo delle imprese e qualità della vita dei lavoratori procedano di pari passo, rafforzandosi a vicenda’. A precedere questo momento mesi intensi di concertazione fra le parti stipulanti, che hanno portato alla stesura di un Ccnl caratterizzato da un ampliamento dei diritti e delle tutele, una maggiore valorizzazione dei profili e delle competenze professionali e una sempre più estesa applicazione dei princìpi della bilateralità e del welfare in azienda, con importanti e significative ricadute positive sia per i lavoratori sia per le aziende: nel primo caso, l’introduzione di innovative tutele giuridiche e il riconoscimento di vantaggiose clausole economiche; nel secondo, invece, un modello innovativo di contrattazione collettiva di qualità orientata all’inclusione, alla sostenibilità e al benessere, con il vantaggio di poter attrarre i migliori talenti e di trattenere in azienda risorse umane competenti a beneficio della crescita e dell’incremento della produttività.

CONTRATTAZIONE DI QUALITÀ CHE PERSEGUE I PRINCÌPI DELLA COMPLETEZZA

Una contrattazione di qualità che persegue i princìpi della completezza, proponendo un’articolazione esaustiva e chiara di tutti gli aspetti del rapporto di lavoro: dalla costituzione all’estinzione; dell’omogeneità, prevedendo una regolamentazione uniforme per tutti i lavoratori, in ogni settore produttivo di appartenenza; dell’innovazione, introducendo istituti innovativi diretti a garantire una disciplina del rapporto; della valorizzazione e centralità delle competenze (determinanti per lo sviluppo professionale di ciascun lavoratore) puntando sulla formazione continua come strumento per la crescita e la competitività. Il Ccnl si articola in due parti: la prima raccoglie le norme di carattere generale che riguardano i princìpi contrattuali e i sistemi di tutela e benessere del lavoratore, applicabili a tutti i settori; la seconda, in continuità con la prima, raggruppa le norme che hanno carattere settoriale e che disciplinano aspetti particolari di alcuni istituti contrattuali sulla base delle peculiarità dei diversi processi produttivi e delle prassi contrattuali che caratterizzano tutti i settori del terziario (Commercio e Distribuzione, Servizi, Turismo, Pubblici Esercizi). Nello specifico, le norme generali della prima si articolano in tre sezioni:

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

LE NORME GENERALI DELLA PRIMA SI ARTICOLANO IN TRE SEZIONI

1) La prima disciplina l’articolazione e la funzione della contrattazione collettiva di lavoro, le relazioni sindacali e in particolare la partecipazione dei lavoratori, la libertà e l’attività sindacale; 2) La seconda disciplina le varie tipologie contrattuali, le norme specifiche per i quadri, la classificazione e inquadramento del personale, la struttura del trattamento economico le esternalizzazioni, le norme di comportamento e disciplinari; 3) La terza disciplina la contrattazione come politica attiva del lavoro, bilateralità e sistema di welfare contrattuale, congedi, permessi e aspettative; la tutela della maternità e della genitorialità; la tutela contro le discriminazioni e limiti ai poteri datoriali; la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, il patto di responsabilità sociale aziendale.

ECCO COSA DISCIPLINANO LE NORME GENERALI DELLA SECONDA PARTE

Le norme generali della seconda parte, invece, completano e dettagliano le norme generali, integrandole attraverso una contestualizzazione settoriale. In particolare, disciplinano: strumenti della bilateralità e contribuzioni; profili professionali impegnati nel singolo settore e relativo inquadramento nei livelli; minimi salariali tabellari ed elementi retributivi aggiuntivi, le norme integrative per la sicurezza, regimi orari e altri aspetti dell’organizzazione aziendale e della prestazione lavorativa. Il Ccnl introduce l’istituto del preavviso attivo, in sostituzione del preavviso ordinario, quale misura innovativa di politica attiva del lavoro. Esso è pensato per accompagnare il lavoratore, nei casi di risoluzione del rapporto per giustificato motivo oggettivo, in un percorso finalizzato alla ricollocazione professionale, prima ancora della cessazione effettiva del rapporto di lavoro stesso. In questo periodo, della durata di 90 giorni, il datore di lavoro, previo consenso del lavoratore, comunica all’Ente Bilaterale di riferimento la disponibilità del profilo professionale, attivando così una rete di segnalazione verso le imprese aderenti al sistema di bilateralità. Il lavoratore, durante questo tempo, può usufruire di permessi retribuiti per sostenere colloqui di selezione, partecipare a percorsi formativi o intraprendere azioni di riqualificazione.

IL CCNL RECEPISCE IL QUADRO EUROPEO DELLE QUALIFICHE (EQF)

Nel valorizzare la formazione come leva di crescita professionale, il Ccnl recepisce il Quadro Europeo delle Qualifiche (Eqf), stabilendo un’equivalenza tra livelli di inquadramento e titoli di studio. All’interno di questo impianto, prende forma il principio di qualificazione, secondo cui un più elevato grado di istruzione del lavoratore corrisponde a una prestazione di maggiore qualità, con benefici diretti per i processi produttivi e la competitività aziendale. Per valorizzare concretamente tale principio, il contratto riconosce un’indennità di qualificazione ai lavoratori in possesso, o che conseguano, un titolo di studio superiore rispetto a quello previsto per il proprio livello contrattuale. Il sistema di classificazione del personale previsto dal Ccnl si fonda su fattori e criteri innovativi di professionalità. A partire da questi elementi, la classificazione prevede una progressione unica articolata su sette livelli di professionalità, costruita su una scala crescente di autonomia e responsabilità, coerente con il Quadro Europeo delle Qualifiche (Eqf) e con declaratorie omogenee. I profili professionali sono definiti in coerenza con la classificazione CP 2021 e l’Atlante del Lavoro e raccolti in un apposito repertorio, che costituisce uno strumento trasparente per aziende e lavoratori, utile a favorire il corretto inquadramento e la valorizzazione delle competenze.

IL CCNL PREVEDE DIVERSE FORME DI FLESSIBILITÀ ORGANIZZATIVA

Il Ccnl prevede inoltre diverse forme di flessibilità organizzativa per incrementare la capacità produttiva e la competitività aziendale. Fra queste l’adozione di diverse misure che permettano di ottimizzare, da un lato, l’utilizzo delle risorse tecnologiche e, dall’altro, la gestione delle risorse umane, con una programmazione dell’orario di lavoro e delle prestazioni lavorative secondo molteplici regimi orari e diverse tipologie di turnazione, che vada incontro alle variazioni di intensità dell’attività produttiva e che rispetti la media settimanale dell’orario normale contrattuale. Prevista, inoltre, l’esigibilità del lavoro straordinario fino a 100 ore, compensato con le maggiorazioni retributive dovute per i giorni feriali e per i giorni festivi. Fra le novità introdotte la settimana corta, ovvero la possibilità di distribuire la produzione e l’orario di lavoro su 4 giorni per complessive 36 ore settimanali, a parità di salario.

FLESSIBILITÀ IN INGRESSO PER PROMUOVERE POLITICHE OCCUPAZIONALI

Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, così formulato da Cifa Italia e Confsal, garantisce altresì forme di flessibilità in ingresso per promuovere politiche occupazionali, che vedono la forma di contratto a tempo indeterminato come quella privilegiata nel rapporto di lavoro e quella a tempo determinato come transitoria, con un numero di contratti a termine stipulabile per ogni azienda pari al 20%. Grande importanza, inoltre, data alla formazione professionalizzante di primo ingresso per i lavoratori privi di esperienze e competenze per il ruolo, della durata estendibile fino a 18 mesi e con un regime economico ridotto. Questa misura, che si pone come valida alternativa all’apprendistato (pur prevedendo le tre forme di apprendistato professionalizzante, per la qualifica, per l’alta formazione), è finalizzata a offrire sin da subito al lavoratore senza esperienza un’occupazione stabile, a fronte della condivisione con lo stesso di un percorso formativo per l’acquisizione di competenze specifiche per il suo profilo.

PREVENZIONE PARTECIPATA PER LA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO

L’impegno condiviso delle parti stipulanti è sulla prevenzione partecipata per la sicurezza nei luoghi di lavoro al fine di promuovere una maggiore consapevolezza in materia, incentivando l’implementazione di idonee misure di prevenzione e protezione. Si evidenziano i seguenti aspetti realizzati attraverso il supporto del sistema bilaterale: – L’adozione dei sistemi di gestione della salute e sicurezza, oltre che la diffusione e asseverazione dei Mog, avvalendosi a tal fine del sistema bilaterale e in particolare dell’organismo paritetico; – Una formazione integrativa a quella prevista dalla norma per lavoratori, Rls e datori di lavoro, nella consapevolezza che essa costituisca una delle principali misure per la prevenzione degli infortuni sul lavoro; – La valorizzazione di un’importante figura come quella del preposto attraverso la formazione e un doveroso riconoscimento per le responsabilità che ricadono su di lui; – Il potenziamento del ruolo dei rappresentanti della sicurezza territoriale a supporto delle aziende rientranti nell’ambito geografico di competenza, attraverso la costituzione di una rete di Rlst.

Opportunità uniche acquisto in asta

 ribassi fino al 70%

 

PIENA ATTUAZIONE ALL’ARTICOLO 36 DELLA COSTITUZIONE

Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro dà piena attuazione all’articolo 36 della Costituzione, secondo cui ai lavoratori deve essere riconosciuta una retribuzione sufficiente e comunque proporzionata alla quantità e qualità del lavoro svolto. Le tabelle salariali individuano pertanto un livello retributivo minimo, definito come retribuzione oraria lorda per il livello iniziale di inquadramento professionale, in misura non inferiore a 8 euro, con l’obiettivo di raggiungere gradualmente la soglia dei 9 euro lordi l’ora. Il divieto di discriminazione retributiva di genere è accompagnato dall’impegno del datore di lavoro a favorire azioni positive, volte a realizzare l’uguaglianza nel regime retributivo e un sistema di monitoraggio della certificazione della parità retributiva. Il Ccnl disciplina, inoltre, la retribuzione premiale riconoscendo una forma di salario accessorio a fronte del raggiungimento di determinati obiettivi, sulla base di criteri oggettivi e relativi indicatori, quali: l’innovazione, la produttività, l’assiduità, la qualità, l’efficienza. La retribuzione premiale rappresenta uno strumento importante per favorire la competitività e la produttività dell’impresa, consentendo al lavoratore e all’azienda di beneficiare di alcuni vantaggi fiscali.
Nell’ambito del sistema di permessi per motivi di salute sono adeguatamente tutelate le malattie gravi e in particolare le malattie oncologiche. La maternità e la paternità sono adeguatamente coperte con la puntuale regolamentazione di tutti i congedi e i permessi previsti dalla norma ed è garantita la piena retribuzione con il concorso di un’indennità corrisposta dall’azienda. Anche a ciascun nonno lavoratore è riconosciuto un congedo di 10 giorni per collaborare nel supporto ai propri nipoti fino all’età di 12 anni.
Contro questo fenomeno viene fissato il limite di 10 certificazioni brevi (non considerando quelle dovute per malattie gravi o per disfunzioni fisiologiche).

ECCO LE FORME DI WELFARE PREVISTE

La contrattazione collettiva di Cifa-Confsal è l’unica che ha aumentato le tutele rispetto agli standard legali nelle ipotesi di licenziamento ingiustificato intervenuto nelle aziende di piccole dimensioni (fino a 15 dipendenti). Le parti stipulanti riconoscono come diritto contrattuale forme di welfare erogate come prestazioni, servizi e attività di tipo sanitario, previdenziale, sociale, solidale e aziendale.
In particolare il Ccnl prevede: – Forme di welfare previdenziale: un sistema di previdenza complementare volontario, al fine di assicurare al lavoratore un livello adeguato di tutela pensionistica e livelli di copertura previdenziale più elevati, integrando la previdenza (di base) obbligatoria; – Forme di welfare sanitario: un contributo a carico del datore di lavoro per la copertura di piani di assistenza sanitaria integrativa; – Forme di welfare solidale: servizi di assistenza psicologica e familiare, assistenza agli anziani, prestazioni di baby-sitting, e tutti quei servizi di assistenza alla persona per migliorare il work-life balance; – Forme di welfare sociale: accordi di partnership con enti e associazioni che si occupano di situazioni di svantaggio e difficoltà.

La firma del Ccnl da parte di Cifa Italia e Confsal mira a contemperare le esigenze di produttività, competitività e crescita delle imprese con le esigenze di tutela, benessere e sicurezza dei lavoratori, offrendo alle aziende flessibilità organizzativa e in ingresso e alle persone un sistema completo di tutele giuridiche e sicurezza sul lavoro, nonché di misure economiche a sostegno del reddito e del benessere.
La piattaforma contrattuale Cifa-Confsal si sviluppa all’interno del quadro di riferimento delineato dall’Accordo Quadro Interconfederale, che consolida l’impegno condiviso dalle parti nell’affermazione di un moderno e avanzato modello di relazioni sindacali incentrato sul confronto e sul dialogo costruttivo fra i rappresentanti delle imprese e dei lavoratori. Un modello che non solo tutela i diritti e promuove la crescita professionale, ma che mira anche a coniugare benessere lavorativo e sostenibilità sociale con le esigenze di produttività e competitività del sistema economico.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Richiedi prestito online

Procedura celere

 

Source link

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta