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Renault assemblea 2025 : dividendo in crescita e nuovo piano azionariato per i dipendenti


È un momento storico quello celebrato durante l’Assemblea Generale 2025 del Gruppo Renault, svoltasi oggi alla presenza degli azionisti e dei vertici aziendali.

Un’occasione per ribadire, con voce chiara, che la Renaulution non è solo un piano strategico, ma un progetto collettivo, umano e industriale, che ha trasformato Renault da costruttore generalista in uno dei gruppi automobilistici più solidi e lungimiranti d’Europa.

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Nel corso dell’incontro, Jean-Dominique Senard, Presidente del Consiglio di Amministrazione, e Luca de Meo, CEO del Gruppo Renault, hanno ripercorso i momenti salienti dei quattro anni trascorsi, delineando anche il futuro del marchio, sempre più proiettato verso la sostenibilità, la competitività e il benessere delle persone. Un’azienda che oggi produce dividendi per gli azionisti, valore per i territori e fiducia per i suoi dipendenti.

Presidente Senard, cosa rappresenta per lei questa Assemblea Generale 2025?

Jean-Dominique Senard: È la sintesi di un impegno costante e condiviso. In un contesto internazionale instabile, Renault ha scelto di non ripiegarsi su sé stessa, ma di trasformarsi con una visione di lungo periodo. Abbiamo posto al centro della nostra strategia i dipendenti, gli stakeholder, la responsabilità sociale e la formazione. E continueremo su questa strada. La trasformazione è sostenibile solo se condivisa. E noi siamo qui per garantire che questa condivisione sia reale.

Luca de Meo, qual è oggi il vero volto del Gruppo Renault?

Luca de Meo: Un gruppo che ha avuto il coraggio di cambiare pelle. In soli quattro anni abbiamo rinnovato la gamma – che oggi è la migliore degli ultimi trent’anni – e ottenuto risultati economici che ci rendono orgogliosi. Non vogliamo essere semplicemente grandi: vogliamo essere i migliori. Questo significa eccellenza nel prodotto, ma anche nella governance, nella responsabilità sociale e nella relazione con i nostri territori. Non dimentichiamo che l’auto è un prodotto industriale, ma anche culturale. E ogni giorno lavoriamo per essere all’altezza di questa complessità.

Tutti i punti all’ordine del giorno dell’Assemblea sono stati approvati. Qual è il significato di questo risultato?

L’approvazione unanime delle risoluzioni è un segnale importante. Hanno partecipato oltre 12.200 azionisti, rappresentando il 74,04% del capitale sociale, e ogni proposta è stata accolta con voto favorevole. Tra le decisioni più rilevanti c’è l’approvazione del dividendo 2025: 2,20 euro per azione, in crescita del 19% rispetto al 2024. Un segnale forte non solo sul piano economico, ma anche simbolico: Renault è tornata a essere un gruppo capace di creare valore stabile nel tempo.

Uno dei temi centrali emersi è stato quello della valorizzazione dei dipendenti. Come si traduce questo impegno in azioni concrete?

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Senard: In modo molto concreto. Dal 2021 abbiamo distribuito oltre 2,3 miliardi di euro ai dipendenti sotto forma di bonus legati alla performance, contributi aziendali e piani di azionariato. Non si tratta solo di premi: è una scelta culturale. Crediamo nella partecipazione e nella responsabilizzazione. È anche per questo che abbiamo lanciato “Renaulution Shareplan”, un piano di azionariato che ha già coinvolto più del 90% dei dipendenti. Oggi, i lavoratori detengono il 5,75% del capitale del Gruppo: un unicum nel nostro settore.

Il concetto di “care maker” è diventato un pilastro della vostra comunicazione interna. Cosa significa nel concreto?

Luca de Meo: Significa che ci prendiamo cura delle persone, non solo come lavoratori ma come esseri umani. Con il programma OneHealth, avviato nel 2024, offriamo servizi medici gratuiti, check-up aziendali, assistenza psicologica 24/7, telemedicina e supporto anche alle famiglie dei dipendenti. Non è solo una questione di welfare: è una scelta industriale. Dipendenti sani, sereni e motivati sono la vera forza di un’azienda che vuole innovare. Vogliamo che entro giugno 2025 il programma raggiunga il 100% dei Paesi in cui operiamo.

Un altro grande tema è la formazione. Come state affrontando la transizione digitale e ambientale del settore?

Il Gruppo Renault ha anticipato le trasformazioni fondando nel 2021 la ReKnow University, una struttura di formazione aziendale che oggi conta oltre 40.000 persone formate. Il focus? Le competenze chiave della mobilità del futuro: elettrificazione, economia circolare, sviluppo software, cybersecurity e intelligenza artificiale. Non è solo una risposta alla carenza di competenze: è un investimento nella resilienza industriale. Con l’aiuto di università, enti pubblici e partner industriali, stiamo costruendo un nuovo modo di fare formazione, radicato nei territori ma con visione globale.

Renault resta profondamente radicata in Francia. Cosa rappresentano oggi gli stabilimenti francesi per il Gruppo?

Senard: Sono il cuore industriale della nostra strategia. Dal 2021 abbiamo assegnato nuovi progetti a tutti gli stabilimenti francesi, con il lancio di 9 nuovi modelli. L’indotto che generiamo coinvolge oltre 30.000 posti di lavoro in aziende della filiera. E abbiamo investito 14 miliardi di euro in Francia dal 2020. Non parliamo solo di produzione, ma di un ecosistema completo, fatto di innovazione, ricerca, sviluppo e sostenibilità. Renault oggi è una forza per il tessuto economico francese.

Qual è il futuro del Gruppo nei prossimi cinque anni? Cosa ci dobbiamo aspettare?

Luca de Meo: Continuità nella trasformazione e nella competitività. Stiamo creando un modello industriale resiliente, capace di adattarsi alle evoluzioni tecnologiche, ma anche geopolitiche e sociali. L’obiettivo è chiaro: rendere Renault non solo il miglior gruppo automotive d’Europa, ma anche un motore positivo per la società. Condividere valore, responsabilizzare le persone, innovare costantemente. Questo è il nostro manifesto per il futuro.

 

RENAULT GROUP 2025

  • Dividendo per azione: 2,20 euro (+19% rispetto al 2024)
  • Mutuo 100% per acquisto in asta

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  • Payout ratio: 21,5%
  • Quorum assemblea: 74,04%
  • Dipendenti azionisti: oltre 90% del totale, con il 5,75% del capitale
  • Bonus e incentivi ai dipendenti (dal 2021): 2,3 miliardi di euro
  • Investimenti in Francia (dal 2020): 14 miliardi di euro
  • Posti di lavoro generati nell’indotto francese: 30.000
  • Formati dalla ReKnow University: 40.000 persone





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